Perchè il dentista costa “caro”?

In questo articolo andremo ad esaminare da dove nascono le spese che si devono sostenere durante una seduta dal dentista, cercando di presentarvi alcuni aspetti di questa professione che possono sfuggire agli occhi di molti.

Per iniziare questo percorso, bisogna fare una considerazione molto importante: in Italia il sistema sanitario è gratuito, pertanto qualsiasi spesa medica “extra”, sia essa cara o meno, ci sembra superflua.

Purtroppo il sistema sanitario non potrebbe permettersi di pagare cure odontoiatriche di qualità, pertanto esse sono a totale carico del cittadino.

Il dentista/imprenditore

Anche il dentista si trova però senza appoggio da parte dello stato, ritrovandosi in una situazione paradossale: pur essendo un medico laureato, egli è a tutti gli effetti un imprenditore, il cui studio è la sua azienda, con macchinari, dipendenti, affitti, costi di gestione e quant’altro.

Balancing the Accounts

Il dentista effettua pertanto un investimento, al termine del quale bisognerà fare un bilancio tra costi e incassi per valutare il profitto.

I costi fissi

Facendo un calcolo approssimativo di tutti i costi fissi, il costo medio per 1 ora di apertura dello studio è di circa 60€, ai quali il dentista dovrà aggiungere il suo guadagno e il costo delle tasse sullo stesso.

Il paziente oltre a queste spese andrà a pagare eventuali costi extra quali protesi o altri strumenti necessari per le sue cure.

Qualità del servizio e competenza

Un capitolo a parte è da dedicare alla qualità del servizio ricevuto; quanto più specializzato e qualificato è il dentista, tanto più potrà chiedere come “valore aggiunto”, attribuibile al suo lungo e costoso percorso di studi e di specializzazioni, che dura minimo 25 anni. Al termine di esso, il dentista è un medico preparato e competente a tutti gli effetti, alla pari di qualsiasi altro medico presente in un a struttura ospedaliera.

Gli assistenti

Altra spesa che incide sul prezzo finale e rientra tra i costi fissi, è quella che deriva dallo stipendio degli assistenti. Se qualificati e in numero elevato, faranno la differenza in studio ma anche sul prezzo finale che si andrà a pagare.

Per concludere dunque, il dentista potrà essere ritenuto onesto o meno soltanto dopo tutte queste considerazioni, senza mai togliere valore alla cortesia, alla disponibilità e alla fiducia che un medico di questo tipo offre ai propri pazienti, difficilmente quantificabili in denaro.

Prevenire è meglio che curare

Un’ultima considerazione importante riguarda la cura della propria bocca. Si può paragonare la stessa al proprio mezzo di trasporto personale che si usa quotidianamente e il dentista ad un meccanico. Se quando quest’ultimo ci invita a controllare periodicamente il mezzo per tenerlo sempre in ordine noi non lo facciamo e non garantiamo un’adeguata manutenzione, rischiamo di creare un danno molto più grave e costoso da riparare.

dentista genova

Bene, lo stesso discorso vale per la bocca e per il dentista! Quando viene suggerito di controllarne la salute periodicamente, è per evitare che insorgano complicazioni difficili da curare e molto costose. Ed oltre al costo che si maggiora c’è da contare anche l’invasività delle operazioni da svolgere, che aumenterà di pari passo con la gravità della situazione della bocca.

Conclusioni

Siamo in chiusura…speriamo di avervi fatto riflettere su diversi argomenti a nostro avviso molto discussi ultimamente, ma anche molto interessanti, sui quali non si spendono mai abbastanza parole. Ognuno tragga le proprie conclusioni e faccia tesoro di quanto scritto sopra, e se desiderate esprimere la vostra opinione commentate pure liberamente nella sezione apposita sottostante.

Arrivederci al prossimo appuntamento di “Il dentista consiglia”!

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