Come scegliere il dentifricio giusto

Lavare i denti, come sappiamo è importantissimo per la nostra igiene orale, al punto che per la maggior parte di noi lavarli dopo ogni pasto è diventato un gesto quotidiano. Eppure talvolta scegliere il dentifricio giusto, non è semplice, soprattutto quando al supermercato ci troviamo di fronte ad una vastissima scelta di dentifrici.

Innanzitutto soffermiamoci sugli ingredienti che compongono il dentifricio. Non dobbiamo dimenticare che molto spesso esageriamo con la quantità che utilizziamo e il rischio è quello di assorbire, per via sublinguale o attraverso la mucosa gengivale, eccessive quantità di fluoro o di altre componenti chimiche che potrebbero rivelarsi “insidiose” per la nostre salute.

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Tra gli ingredienti più comuni e più conosciuti c’è il fluoro, utilizzato per rimineralizzare lo smalto rendendolo più resistente allo sfaldamento causato dalla placca. Il fluoro in sè non è dannoso. Potrebbe diventarlo se se ne assume una dose eccessiva. Per questo per ai bambini al di sotto dei sei anni si sconsiglia di utilizzare dentifrici contenenti fluoro in concentrazioni superiori a 500 ppm (parti per milione). La fluorosi, ossia l’eccessiva assunzione di fluoro, causa la comparsa di macchie bianche sullo smalto dei denti che, con l’aggravarsi del fenomeno, si trasformano in solchi o cavità.

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Per quanti riguarda le sostanze abrasive utilizzate nei dentifrici sbiancanti, che di solito sono sali non solubili, bisogna tener presente che la conseguenza di un maggior effetto sbiancante è la possibilità di danneggiare lo smalto dei denti o di aumentare la sensibilità dentale. Anche in questo caso è meglio prestare attenzione quando si acquista il prodotto e utilizzare i dentifrici sbiancanti a bassa abrasività.

Altre sostanze da tenere sotto controllo, e se possibile evitare, sono i tensioattivi di sintesi (SLS o SLES), che nelle etichette si possono identificare come sodium lauryl sulfate e sodium laureth sulfate. Essi sono presenti non solo nei dentifrici, ma anche nei saponi per mani e corpo o negli shampoo.

Sono sostanze chimiche molto diffuse perchè poco costose e con proprietà lavanti e schiumogene ma in caso di pelli più delicate e reattive potrebbero causare fenomeni irritativi.

Gli ultimi ingredienti da cercare di evitare sono i conservanti più aggressivi, come parabeni, triclosan o benzalconio cloruro.

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Insomma, tra dentifrici sbiancanti, antiplacca, mineralizzanti, antitartaro… Come si fa ad orientarsi e scegliere quello giusto che meglio si adatti alle caratteristiche della propria bocca?

L’ideale è rivolgersi al proprio dentista e chiedere un consiglio: una scelta consapevole è la scelta migliore per la cura della propria igiene orale.

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