Ci sono differenze tra un impianto avvitato o cementato?

Secondo una ricerca italiana non c’è nessuna differenza tra i due sistemi di fissaggio degli impianti

Riporto questo interessante articolo scritto da Cosma Capobianco, sulla rivista online Odontoconsult.it, secondo la quale non ci sono differenze statisticamente significative nel comportamento clinico tra impianti singoli avvitati e impianti singoli cementati.

Questo è il risultato al quale sono arrivati Paolo Vigolo e altri tre specialisti della clinica universitaria di Padova alla fine di uno studio durato dieci anni. La ricerca, pubblicata pochi mesi fa (Cemented versus screw-retained implant-supported single-tooth crowns: a 10-year randomised controlled trial. Eur J Oral Implantol. 2012 Winter;5(4):355-64) è particolarmente interessante per il tipo di
protocollo usato, oltre che per la sua lunga durata. Gli autori, infatti, hanno scelto un metodo di ricerca split-mouth (letteralmente bocca divisa) in cui ogni paziente ha ricevuto un impianto cementato su un lato e uno avvitato sull’altro lato (scelti in modo casuale). Questo riduce di molto il rischio che i risultati siano influenzati da variabili individuali come la forza muscolare anche se può continuare a giocare un ruolo il lato di masticazione preferenziale. I punti deboli della ricerca sono il numero di pazienti limitato a 16 e la differenza di sede anatomica tra un paziente e l’altro (gli impianti sostituivano premolari o molari).

I parametri valutati dagli autori sono stati la durata dell’impianto, le complicazioni, l’altezza dell’osso marginale e lo stato dei tessuti perimplantari. Nel complesso, la percentuale di successo è stata elevata, poiché sono stati persi solo due impianti (dopo 5 anni nello stesso paziente) e non si sono registrate complicazioni. La perdita media di osso è stata di 1,1 mm in linea con quanto ampiamente documentato in letteratura senza differenze significative tra i due tipi di impianto e così pure per le condizioni dei tessuti molli. Le ricerche di questo tipo non abbondano in letteratura, nonostante il problema non sia di poco conto; per chi vuole approfondire, segnaliamo  l’articolo Peri-implant bone loss in cement- and screw-retained prostheses: systematic review and meta-analysis (de Brandão ML et al, J Clin Periodontol. 2013 Mar;40(3):287-95) in cui vengono passati in rassegna quelli di migliore qualità metodologica. Le conclusioni per quanto riguarda la perdita di osso marginale, l’unico parametro considerato, non indicano differenze statisticamente significative: 0,53 mm per gli impianti cementati e 0,89 per quelli avvitati.

Fonte: http://www.odontoconsult.it/cont/pubblica/clinica-e-ricerca/contenuti/5433/avvitato-cementato-limpianto-sempre-bene.asp

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